Un esame, tante emozioni
L’esame di terza media è un momento carico di emozioni: ansia, aspettativa, orgoglio, paura, entusiasmo. Per molti ragazzi è il primo vero esame della vita, un traguardo che segna la fine del primo ciclo di studi e l’ingresso nel mondo delle scuole superiori. Ed è anche un’occasione per mettersi alla prova, per dimostrare ciò che si è imparato, ma soprattutto per acquisire fiducia in sé stessi.
L’idea di un esame può spaventare, ma è importante ricordare che l’obiettivo non è giudicare, bensì valutare un percorso e aiutare lo studente a capire a che punto è del suo cammino. Non è una gara, ma un’opportunità.
Perché è importante ma non spaventoso
Nel 2025 l’esame si conferma una tappa importante, ma sempre più orientata alla valorizzazione dello studente, alle sue competenze, alle sue capacità di collegare le conoscenze. I docenti non sono lì per “mettere in crisi”, ma per guidare e accompagnare.
L’esame di terza media è un momento da affrontare con serietà, ma anche con serenità. Con la giusta preparazione e un po’ di organizzazione, si può vivere come un’opportunità di crescita, non solo come un ostacolo.
Quando si svolge l’esame di terza media 2025
Date orientative del Ministero
Il calendario scolastico varia leggermente da regione a regione, ma l’esame di terza media si svolge tra la prima e la terza settimana di giugno 2025. Le date precise vengono comunicate dalle singole scuole, in base alla chiusura dell’anno scolastico.
Il consiglio è di tenersi aggiornati attraverso il registro elettronico e le circolari scolastiche. Le prove scritte di solito iniziano qualche giorno dopo la fine delle lezioni, mentre i colloqui orali si svolgono nei giorni successivi.
Durata complessiva delle prove
L’esame si compone di tre prove scritte (italiano, matematica, lingue straniere) e un colloquio orale multidisciplinare. La durata complessiva è di circa una settimana, ma ogni scuola può gestire in modo autonomo il calendario, garantendo una pausa tra una prova e l’altra.
Nel dettaglio:
- Italiano: 3 ore
- Matematica: 2-3 ore
- Lingue: 2 prove separate (inglese + seconda lingua), circa 1 ora ciascuna
- Colloquio orale: 15-20 minuti a studente
Com’è strutturato l’esame
Prove scritte: italiano, matematica e lingue
Le prove scritte sono tre:
- Italiano – prevede una delle seguenti tracce: testo narrativo, descrittivo, argomentativo, oppure comprensione di un testo.
- Matematica – include problemi da risolvere, esercizi di algebra, geometria, statistica e logica.
- Lingue straniere – comprende due test distinti: inglese e seconda lingua comunitaria (francese, spagnolo, tedesco ecc.), con esercizi di reading, writing e listening.
Tutte le prove sono predisposte dalla commissione interna della scuola, quindi non sono uguali in tutta Italia, ma seguono criteri condivisi a livello nazionale.
Il colloquio orale
Il colloquio orale è la parte più personale e creativa dell’esame. Lo studente espone un lavoro multidisciplinare, con collegamenti tra diverse materie. Può usare slide, mappe concettuali, video o altri materiali multimediali.
Durante il colloquio:
- Si parte da un argomento scelto dallo studente
- Si fanno domande per verificare le competenze acquisite
- Si valuta la capacità di argomentare, collegare, riflettere
Non è un’interrogazione tradizionale, ma un dialogo tra lo studente e i suoi insegnanti.
La prova di italiano
Tipologie di tracce (narrativa, descrittiva, argomentativa)
La prova di italiano si compone di una traccia a scelta tra più proposte, generalmente tre:
- Testo narrativo o descrittivo – raccontare un’esperienza o descrivere una situazione
- Testo argomentativo – esprimere un’opinione motivata su un tema attuale
- Comprensione del testo – leggere un brano e rispondere a domande aperte o chiuse
Ogni scuola può proporre varianti, ma l’obiettivo è sempre verificare la capacità di scrivere in modo coerente, corretto e personale.
Come prepararsi
Per arrivare pronti alla prova:
- Esercitati con tutte le tipologie di testo
- Rileggi i tuoi temi corretti durante l’anno
- Impara a strutturare un testo con introduzione, sviluppo e conclusione
- Fai attenzione a ortografia, punteggiatura, lessico
- Crea scalette e mappe mentali per organizzare le idee
Scrivere bene non significa usare paroloni, ma esprimersi in modo chiaro e sincero.
La prova di matematica
Cosa sapere su problemi, geometria, statistica
La prova di matematica verifica diverse aree:
- Numeri e calcoli (frazioni, percentuali, proporzioni)
- Algebra (espressioni, equazioni semplici)
- Geometria (figure piane e solide, perimetri, aree, volumi)
- Statistica (medie, frequenze, grafici)
- Problemi – che richiedono ragionamento e spiegazione dei passaggi
Non basta “fare il conto giusto”: è importante spiegare come si è arrivati al risultato, anche con parole proprie.
Trucchi e strategie per non andare nel pallone
- Leggi sempre bene il testo del problema prima di iniziare
- Sottolinea i dati importanti
- Usa schemi, tabelle, disegni
- Controlla i calcoli due volte
- Se sbagli un passaggio, vai avanti lo stesso, non ti bloccare
- Risolvi prima gli esercizi più semplici per guadagnare tempo
E ricordati: non si pretende la perfezione, ma l’impegno e il ragionamento.
La prova di lingue straniere
Inglese e seconda lingua (livelli A1/A2)
La prova di lingue straniere si articola in due test distinti:
- Inglese: obbligatorio per tutti
- Seconda lingua comunitaria: solo se prevista nel piano di studi (francese, spagnolo, tedesco…)
Ogni prova è strutturata secondo i livelli del Quadro Comune Europeo di Riferimento:
- A1: per la seconda lingua
- A2: per l’inglese
I livelli indicano la capacità di comprendere testi semplici, comunicare informazioni essenziali e scrivere brevi messaggi. L’obiettivo non è raggiungere la perfezione grammaticale, ma dimostrare di saper usare la lingua in modo pratico.
Reading, writing, listening
Le prove sono suddivise in tre parti:
- Reading – comprensione scritta di testi brevi (email, dialoghi, annunci, articoli)
- Writing – produzione di un breve testo, come una descrizione, una lettera, un diario o una risposta a domande
- Listening – ascolto di dialoghi o monologhi, seguiti da domande a scelta multipla o vero/falso
Per prepararsi:
- Guarda video e ascolta podcast in lingua
- Scrivi brevi testi ogni giorno
- Leggi testi semplici e sottolinea parole nuove
- Usa app come Duolingo o BBC Learning English
- Esercitati con le prove degli anni precedenti
Il colloquio orale
Come si svolge
Il colloquio orale è il momento più personale dell’esame. Ogni studente presenta un elaborato multidisciplinare, spesso a partire da un argomento scelto durante l’anno. Il colloquio si svolge davanti alla commissione interna, composta dai propri insegnanti.
Il candidato espone l’elaborato, poi risponde a domande di approfondimento su varie materie (storia, scienze, educazione civica, arte, tecnologia…). Non si tratta di un’interrogazione classica, ma di un dialogo in cui si valuta la capacità di collegare e ragionare.
L’importanza del lavoro multidisciplinare
L’elaborato multidisciplinare è il cuore dell’orale. Può essere:
- Un powerpoint o una presentazione digitale
- Una mappa concettuale con spiegazione
- Un video, un podcast, un progetto creativo
È importante che l’argomento scelto permetta collegamenti tra almeno 3-4 materie. Ad esempio:
- Tema: “La Luna” → scienze, storia, letteratura, arte
- Tema: “Le migrazioni” → geografia, storia, italiano, educazione civica
- Tema: “La musica” → musica, storia, scienze, tecnologia
Il segreto è scegliere un tema che ti appassioni: sarà più facile esporlo con naturalezza e motivazione.
Il voto finale
Come viene calcolato
Il voto dell’esame di terza media è espresso in decimi (da 6 a 10). La commissione valuta:
- Le tre prove scritte
- Il colloquio orale
- Il percorso scolastico triennale dello studente
Non c’è una formula matematica fissa, ma si considera il rendimento complessivo, l’impegno, la crescita dimostrata e le competenze trasversali.
In casi particolari, si può assegnare anche la lode, come riconoscimento dell’eccellenza del percorso.
Cosa succede con l’INVALSI
Le prove INVALSI non incidono sul voto finale, ma devono essere sostenute obbligatoriamente per poter accedere all’esame. I risultati servono solo a fini informativi per la scuola e per il Ministero.
Quindi non temere: un risultato basso nell’INVALSI non ti penalizzerà nell’esame vero e proprio. Ma è comunque importante partecipare con impegno e serietà.
Le prove INVALSI sono obbligatorie?
Cosa accade se non si svolgono
Sì, le prove INVALSI sono obbligatorie per tutti gli studenti del terzo anno. Devono essere completate entro aprile 2025, prima dell’ammissione all’esame finale.
Se uno studente non le svolge senza un valido motivo (certificato medico, impedimento documentato), non può essere ammesso all’esame.
Differenze tra prove e voti
Le INVALSI non sono prove d’esame, ma strumenti di valutazione esterna del sistema scolastico. Non fanno media, non influenzano il voto in pagella o il voto finale dell’esame.
Servono a capire:
- Qual è il livello medio degli studenti italiani
- Dove ci sono difficoltà
- Come migliorare la didattica
Sono anonime nei dati aggregati e riservate nei risultati individuali. Parteciparvi è un atto di responsabilità verso sé stessi e la scuola.
Come prepararsi all’esame
Metodi di studio efficaci
Prepararsi all’esame non significa solo ripetere a memoria, ma imparare a organizzare le informazioni in modo efficace. Ecco alcune strategie utili:
- Studia un po’ ogni giorno, senza rimandare
- Alterna materie diverse per non annoiarti
- Usa mappe concettuali per memorizzare collegamenti
- Spiega a voce alta i concetti: “insegnare” è il modo migliore per imparare
- Fai pause regolari: la mente ha bisogno di respirare
Schemi, mappe concettuali e simulazioni
- Usa colori, simboli, disegni per rendere visivi i concetti
- Scarica prove degli anni precedenti per esercitarti
- Fai simulazioni d’esame con compagni o genitori
- Allenati a parlare in modo chiaro e sintetico
- Chiedi al tuo insegnante di valutare un’esposizione simulata
Ricorda: la preparazione è un percorso, non una corsa. Inizia in anticipo e arriva all’esame con serenità.
L’ansia da esame: come affrontarla
Tecniche di respirazione e rilassamento
Un po’ di ansia è normale: significa che ci tieni. Ma quando l’ansia diventa blocco, panico o confusione, bisogna imparare a gestirla. Ecco alcune tecniche semplici:
- Respirazione profonda: inspira dal naso contando fino a 4, trattieni il respiro per 2 secondi, espira lentamente dalla bocca contando fino a 6. Ripeti per 5 volte.
- Visualizzazione positiva: immagina te stesso all’esame, calmo e sicuro, che risponde con lucidità.
- Scrivere i pensieri: butta giù su carta ciò che ti preoccupa. Ti aiuterà a ridurre la tensione.
- Routine rilassanti: musica tranquilla, camminata, stretching leggero prima di iniziare a studiare.
La chiave è non ignorare l’ansia, ma affrontarla con strumenti semplici e quotidiani.
Routine e supporto emotivo
Crea una routine pre-esame:
- Sveglia alla stessa ora
- Colazione nutriente
- Tempo per lo studio e per il relax
- Evita caffè, zuccheri eccessivi e distrazioni prima delle prove
Parlare con qualcuno (un genitore, un amico, un insegnante) può alleggerire il peso emotivo. Non sei solo: l’esame è una sfida, ma si affronta insieme.
Cosa fare se non si è pronti
Chiedere aiuto a prof, compagni, tutor
Se senti di non essere pronto, la prima cosa da fare è non isolarti. Parlane con:
- I tuoi insegnanti: possono chiarire dubbi, darti esercizi mirati, rassicurarti.
- I compagni: puoi formare gruppi studio, dividere il lavoro, spiegarti a vicenda.
- I tutor o i genitori: ti possono aiutare a organizzare lo studio e a sostenerti emotivamente.
Ricorda: chiedere aiuto non è un segno di debolezza, ma di intelligenza.
Recuperare con metodo e costanza
Non servono maratone di studio: servono piccoli passi quotidiani. Ecco come:
- Fai un piano settimanale con obiettivi chiari
- Parti dalle materie in cui ti senti più fragile
- Usa mappe, video, app didattiche per diversificare
- Ripassa ogni giorno anche solo 15-20 minuti
La costanza batte la fretta. Ogni giorno che studi è un giorno in più verso la sicurezza.
Come si svolge l’orale multidisciplinare
Struttura, argomenti, collegamenti tra materie
L’orale è il momento in cui puoi mostrare ciò che hai davvero capito, più che memorizzato. Funziona così:
- Scegli un argomento centrale (es. “la guerra”, “l’acqua”, “l’uomo nello spazio”)
- Costruisci collegamenti tra almeno 3-5 materie
- Prepara una mappa concettuale o una presentazione per supportare l’esposizione
- Allenati a parlare in modo chiaro, ordinato e con parole tue
Il segreto è collegare, non forzare. I collegamenti devono avere un senso logico e culturale.
Idee e consigli per presentazioni creative
Alcuni strumenti per rendere il tuo elaborato più coinvolgente:
- PowerPoint o Google Slides
- Prezi per presentazioni dinamiche
- Canva per mappe grafiche
- Video brevi, audio o citazioni
- Lavoretti manuali o artistici da mostrare
Ricorda: la creatività è un plus, ma non sostituisce la preparazione. Cura sia la forma che il contenuto.
Dopo l’esame: e ora?
La scelta della scuola superiore
Finito l’esame, si apre una nuova avventura: la scuola superiore. È il momento di:
- Rivedere le opzioni scelte in fase di iscrizione
- Riflettere su cosa hai scoperto su te stesso durante la preparazione
- Chiederti: “Dove mi vedo tra 5 anni?”
Scegliere non significa chiudere, ma iniziare un nuovo percorso, con più consapevolezza.
Riflessioni sul percorso fatto
L’esame è anche un’occasione per guardare indietro e rendersi conto di quanto si è cresciuti. Tre anni fa eri un ragazzino, oggi sei quasi un giovane adulto. Hai imparato, sbagliato, migliorato. E questo vale più di ogni voto.
I consigli dei prof
Cosa fare e cosa evitare
Cosa fare:
- Arrivare puntuali
- Portare tutto il necessario (penne, calcolatrice, documento…)
- Respirare, rileggere, prendersi il tempo giusto
- Parlare con calma, guardando i prof
- Chiedere chiarimenti se qualcosa non è chiaro
Cosa evitare:
- Studiare tutta la notte prima dell’esame
- Paragonarsi troppo agli altri
- Farsi prendere dal panico per un errore
- Affidarsi solo a ChatGPT o app per risolvere tutto
L’esperienza conta più del voto
I professori lo sanno: non conta solo il risultato, ma come ci sei arrivato. Se hai lavorato con impegno, se ti sei messo in gioco, se hai superato le tue paure, hai già vinto. Il voto sarà solo una formalità.
L’esame è solo un passo, non un giudizio
L’esame di terza media non definisce chi sei. Non dice se sei bravo o no, se vali o no. È un momento di passaggio, un’opportunità per imparare a mettersi in gioco, per crescere, per fare il punto.
Affrontalo con rispetto, con energia, ma anche con leggerezza. Il tuo valore non sta in un voto, ma in tutto ciò che hai imparato (anche fuori dai libri). E questo è solo l’inizio.
FAQ
- Le prove INVALSI fanno media nell’esame?
No. Sono obbligatorie per l’ammissione, ma non incidono sul voto finale. - Devo portare qualcosa di speciale all’orale?
Sì, una presentazione o elaborato multidisciplinare. Può essere cartaceo, digitale, creativo. - Se sbaglio in una prova, vengo bocciato?
Assolutamente no. L’esame valuta il percorso complessivo. Un errore non compromette tutto. - Quanto dura ogni prova scritta?
Italiano: 3 ore. Matematica: 2-3 ore. Lingue: circa 1 ora ciascuna. - Se ho l’ansia, cosa posso fare?
Parlane con qualcuno, respira, organizza lo studio. Esistono tecniche semplici per gestire la tensione.